Il trekking dei 3 laghi
bresciani - 3L
Camminare, camminare… spostarsi da un luogo ad un altro, lentamente,
rispettando i propri tempi. Riappropriarsi dello spazio, degli spazi,
mediante il movimento.
Ri-abilitarsi al movimento finalizzato, utile, importante, del progredire,
del raggiungere. Movimento del corpo, dei sensi e del pensiero, attributi
fondamentali del porsi e raggiungere un obbiettivo.
Riappropriarsi del proprio corpo, dei propri ritmi e tempi, in un
momento in cui la lentezza è vista come un limite, un handicap.
Nella società della fretta e della massima resa c’è posto ancora per
il Camminare?
Camminare significa seguire una traccia, un sentiero, un’idea o una
chimera, significa incontrare persone, cose, paesaggi o emozioni. Camminare
significa stupirsi, delle gioie e delle delusioni, degli obbiettivi
raggiunti e di quelli falliti, significa capire i propri limiti o
innalzarli.
Questo percorso non è soltanto un trekking, ma un viaggio interiore,
spirituale, un viaggio nell’uomo. Non vuole essere una concatenazione di
cime, ma un percorso educativo attraverso una parte importante della cultura
Bresciana, quella dei tre laghi, quella di quattro valli, molto simili per
certi versi, ma con differenze enormi, differenze che si possono capire solo
vivendo questi posti, ma che la lentezza permette di intuire.
Un percorso formativo che ci permette di far nostro un territorio che
spesso diamo per scontato, perché basso di quota, perché considerato punto
di partenza per altri percorsi più impegnativi o solo perché vicino a casa.
Camminando in queste valli, su questi crinali si riescono a capire pezzi di
storia importanti, si respira la fatica dell’uomo nel conquistare, nello
strappare alla montagna centimetri di terra per sopravvivere. Passo dopo
passo si vedono le differenze, le evoluzioni della natura, il cambiamento
della flora (si va dai 150 mslm dei laghi ai 2000 mslm di alcune cime), le
diverse presenze della fauna.
Un percorso dentro l’Uomo, nelle tracce che l’essere umano ha
lasciato, alcune tenui, altre indelebili, certe belle, altre orribili, ma
tutte affascinanti.
Questo percorso sfrutta tracce, sentieri e strade già disegnate da
altri e le collega, non vuole lasciare sui sassi o su gli alberi ulteriori
segni colorati.
Parte dal lago d’Iseo, si accompagna alla parte più affascinante del
3V, scende al Baremone, quindi raggiunge il secondo grande lago l’Eridio a
Ponte Caffaro, entra per un tratto su terra di confine e dalla Tombea lungo
tutta la Valvestino arriva al lago di Garda.
Non vuole essere un percorso obbligato, ma una traccia che ci
permette di entrare meglio in contatto con questa nostra splendida e umana
provincia.
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Pisogne (187m) - Malga Aguina (1180m) - Monte Agolo (1377m) - Punta Caravina
(1847m) - Gale (1557m) - Foppella (1375m) - Rifugio Colle di San Zeno
(1418m) - Colma S.Zeno (1668m) - Colma di Marucolo (1856m) - Monte Campione
(1827m) - Dosso Rotondo (1821m) - Monte Splaza (1825m) - Plan di
Montecampione (1800m) - Stanga di Bassinale (1897m) - Malga Rondeneto
(1891m) - Bivacco Rosello di sopra (1705m) Malga Rossellino (1876m) -
Bivacco Bassi (1957m) - Nicchia di S.Glisente (2001m) - Passo delle Sette
Crocette (2041m) - Goletto di Cludona (2031m, nelle vicinanze Bivacco
Grazzini) - Pian delle Baste (2020m) - Passo Maniva (1669m) - Capanna Tita
Secchi (1740m) - Passo della Berga (1527m) - Passo della Spina (1521m) -
Rifugio Rosa di Baremone (1456m) - Monte Breda (1504m) - Piana dei Bandì -
Monte Suello - Convertino (390m) - Ponte Caffaro (368m, nelle vicinanze
Locanda il Pescatore) - Baitoni - Bondone (720m) - Malga Alpo di Bondone
(1471m, con bivacco) - Bocca di Caplone (1754m) - Malga Tombea (1820m) -
Malga Casina (1266m) - Malga Avezza - Rifugio Cima Rest (1200m) - Cadria
(943m) - fondo valle (700m) - Bocca di Paolone (947m) - Vione (694m) - Aer
(567m) - Prato della Fame (67m)
Dislivello complessivo:
salita - circa
5400m
discesa - circa
5500m
Sviluppo complessivo: circa
92 km
Andrea Re - Fulvio Veronesi - Emanuele Frugoni